“Ci affidiamo al senso di responsabilità degli italiani”
Quante volte abbiamo sentito pronunciare queste parole? Eppure la grande confusione procurata da una mancanza di protocollo che mettesse i cittadini in condizioni di poter distinguere, con precisione, chi e quali fossero i “congiunti” e gli “affetti stabili” (leggi qui) aveva acceso più di un campanello.
Oggi, con puntualità prevedibile, abbiamo avuto le prime dimostrazioni di come sia impossibile controllare quella che presto potrebbe assumere i contorni di un vero e proprio problema sociale. Dopo due mesi di quarantena, infatti, sono stati tantissimi coloro i quali hanno dato un’interpretazione molto libera di questo inizio di FASE 2. Prima di venire alle dovute considerazioni vediamo cosa è successo solo a Milano e Bologna:
A Milano un Dj set dal balcone – come se ne sono visti tanti in questo periodo – è diventato un pretesto per diverse persone per mettersi a ballare in strada. Certo, indossavano le mascherine e rispettavano le distanze. Ma questo non è bastato a evitare l’ondata di insulti ricevuti sul social.
A Bologna Piazza Maggiore è piena. Si respira un’aria da “fine della scuola” che col senso di responsabilità non ha niente a che vedere.
Proviamo ad affrontare la questione da un punto di vista meramente organizzativo: la percezione attuale di tanti addetti del nostro settore è che “Responsabilità” sia quella cosa che a tutti gli effetti il governo sta scaricando sui cittadini dopo aver “riaperto le gabbie” per la prima volta in due mesi. I centri storici non sono stati presidiati, né transennati. Non ci sono profilassi né ingressi contingentati. I locali sono per lo più chiusi, perché le normative non hanno di fatto messo in condizioni i più di riaprire in modo sostenibile. Non vi è un impiego dei parchi strutturato per far si da evitare assembramenti, nel contempo viene impedito ai professionisti dell’intrattenimento di realizzare quel poco o nulla che si potrebbe fare, nel rispetto delle regole e del buonsenso. Quale organizzatore o professionista del settore non avrebbe saputo fare meglio di quanto a cui stiamo assistendo? Le conseguenze erano più che prevedibili. E infatti..